Lo stress da apprendimento e il piacere di danzare

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Imparare con piacere senza stress

Nella nostra cultura, il pilastro del sistema scolare è non sbagliare, ottenere massimi risultati ed essere più bravi degli altri.

Questo orientamento non favorisce l’acquisizione del gusto per l’apprendimento.

Apprendere significa sperimentare, provare, sbagliare, tornare indietro, riprovare, e soprattutto farlo con gusto, godendosi il cammino, il viaggio.

apprendere senza stress

imparare senza stress

Il bambino è naturalmente curioso e questo lo porta a cercare di fare esperienza, e il suo strumento principale è il corpo. Se nel corso di danza gli viene insegnato a temere di sbagliare, e a non dover fare tutta una serie di movimenti, il piccolo tenderà a castrare la propria creatività per timore di non aderire allo standard richiesto, o di sembrare impacciato e incapace agli occhi dell’insegnante e degli altri allievi.

A volte l’allievo ottiene buoni risultati ma questi non lo motivano a proseguire nell’apprendimento: non scatta la molla che lo fa appassionare allo studio. Questo avviene per qualsiasi materia di studio, dalla matematica all’inglese alla danza.

Sta agli insegnanti rendersene conto ed intervenire, ricordando che al primo posto deve stare l’allievo e non la materia oggetto dell’insegnamento!

Spesso i bambini vengono sottoposti ad uno stress da performance, perché sanno che la famiglia si aspetta da loro un certo livello di risultati, e il loro sistema va letteralmente in tilt. Questo effetto si ingigantisce nel caso in cui vengano creati confronti fra gli allievi “fai come Maria che è più brava” “mettiti dietro che non sei capace” “seguite Anna così non sbagliate”

A volte il percorso è più tortuoso e lungo per un bambino di quanto non lo sia per un altro, e il risultato finale non è altrettanto soddisfacente, ma questo non significa che il piccolo allievo nel frattempo non abbia imparato molto. Magari al saggio di fine anno non brillerà per essere il più bravo, ma occorre verificare che cosa il piccolo ballerino ha appreso di se stesso, delle sue capacità espressive, delle sue competenze motorie, delle sue conoscenze dello spazio, del suo abitare nel corpo, della sua creatività, dell’attenzione, dei tempi di attesa, della possibilità di aderire a regole, di memorizzare e mille altre cose importantissime e spesso sottovalutate. Non è sempre indispensabili arrivare tra i primi migliori, a volte è più importante insegnare a rispettare gli altri e si può fare solo conoscendo se stessi.

L’equazione impegno=risultato non funziona. E ancora meno lo può fare se si parla di un campo, come la danza, in cui le variabili sono davvero infinite.

Apprendere e imparare senza stress

imparare e apprendere

L’insegnante di danza deve fare attenzione per cercare di capire se la famiglia ripone nel figlio aspettative molto alte sul risultato del suo apprendimento e mitigare lo stress da performance e la conseguente ansia che il piccolo sente: le ricompense devono essere legate all’impegno e non al risultato ed alla ricerca di approvazione!

Spesso la famiglia ritiene che il bambino debba imparare “al meglio” e che questo significhi necessariamente che diventerà “più bravo” degli altri  e crede sinceramente che questo sia “per il suo bene”. Soprattutto se il bambino è capace e ha un buon potenziale.

Occorre quindi sottolineare anche con le famiglie l’importanza del percorso individuale e ciò che il piccolo allievo ha imparato anche grazie al fallimento dei suoi tentativi. Attraverso il tentativo e l’errore il bambino guadagna una cosa impagabile e fondamentale: l’esperienza.

 

In definitiva la cosa più importante è non valutare i risultati a breve termine, ma osservare e far notare alle famiglie e ai piccoli allievi i loro risultati nel tempo, crescendo con loro, meglio i risultati ottenuti in un arco di tempo maggiore che quelli a cui si arriva in breve tempo e senza sforzo, perché ciò che si guadagna con impegno difficilmente sarà perso in futuro.Questo sarà per loro un modello “sano” di apprendimento e li aiuterà ad espandere ed applicare il sistema al meccanismo dell’apprendimento in generale. Senza eccessive ansie o pressioni provenienti dal mondo esterno o da altre persone. Apprendere in modo del tutto naturale è il percorso più sano che un bambino possa intraprendere.

Senza stress e con piacere!

 

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