Danza Classica per bambini

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Giochiamo che io ero un ballerino

Foto di bambine del corso di danza

Corsi di danza per bambini a Milano

La danza classica richiede e di conseguenza insegna la disciplina e la coscienza precisa del corpo.

 

Per introdurre i bambini allo studio della danza classica occorre senza dubbio far loro comprendere le basi tecniche della danza accademica, che sono basate su regole molto precise e puntuali: coordinare, allungare, armonizzare, trovare equilibrio, precisione, elasticità, agilità, eleganza.

Per ottenere questi risultati non si può prescindere da un lavoro attento di correzione e pulizia del movimento, affrontando l’apprendimento degli elementi costitutivi della danza classica.

Ai bambini vengono proposte attività adatte alle loro capacità, che comprendono l’aderire a regole e consuetudini, che per i piccoli divengono punti di riferimento tecnici, la memorizzazione di sequenza coreografiche, l’attenzione alla musica ed al ritmo.

La creatività del piccolo viene contenuta ed indirizzata all’esplorazione dello spazio tramite diversi tipi di camminate e spostamenti, così da familiarizzare con orientazione e direzione. Nel contempo si esplorano posture ed atteggiamenti corporei che portano il piccolo danzatore ad entrare nel ruolo magico di ballerino.

La danza classica può aiutare ad aumentare i tempi di attesa ed attenzione, e la concentrazione, favorendo anche lo sviluppo organico del pensiero astratto e matematico.  Inoltre il lavoro posturale porta il bambino a correggere eventuali atteggiamenti non corretti che lo portano ad essere curvo o rigido, o, ad esempio, ad imparare a scrivere mettendosi storto sulla scrivania, o a guardare con un solo occhio quando disegna.

 

foto di un bambino al corso di danza classica

Perché un corso di danza classica per bambini?

Il genitore deve porre molta attenzione alla scelta dell’insegnante perché spesso nella Danza Accademica si tende ad anteporre la tecnica all’allievo, creando disagi e un senso di inadeguatezza che non è sano per il piccolo (del resto, non lo sarebbe neppure per un adulto).

Le lezioni devono essere strutturate in modo da dedicare tempo al lavoro corporeo generale, che deve comprendere allungamenti, presa di coscienza del movimento, esplorazione delle direzioni dello spazio, e ricerca dell’equilibrio, ed affrontare esercizi specifici che portano alla tecnica classica, come il lavoro in extrarotazione delle gambe (definito “en dehors”), il senso del giro, che comporta quello dell’equilibrio, la coscienza dell’espressività delle braccia, il generale atteggiamento del corpo, ed infine una parte di lezione più decisamente danzata, in cui il  bambino possa esprimere suo sentire personale, esplorando con piacere le dinamiche apprese.

Aspetto cognitivo: la danza classica aiuta a sviluppare le capacità di concentrazione, memorizzazione, ritmo, l’adeguarsi alle regole proprio perché le regole sono state capite e non imposte.

Aspetto motorio: il bimbo esplora il corpo e ne diviene consapevole in termini posturali e dinamici, cosa che gli conferisce maggiori competenze utilizzabili in qualsiasi altra attività fisica.

Aspetto espressivo e relazionale: il gesto attivo e consapevole acquisisce una potenzialità di comunicazione, e il piccolo apprende a relazionarsi con l’adulto (insegnante) e i compagni in maniera organizzata ed efficiente.

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