Propedeutica alla tecnica classica e moderna

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La danza propedeutica

Introdurre i bambini alla danza accademica

La danza propedeutica è rivolta a bambini di età compresa tra i 3 e 10 anni ed è preparatoria ai futuri studi di danza, siano essi di stile classico o moderno.

In un corso di  danza propedeutica vengono solitamente proposti, in maniera divertente, esercizi che hanno il fine di:

  •  preparare il corpo dei bambini alla danza,
  • migliorare la postura e correggere in maniera naturale scorrette abitudini motorie,
  • sviluppare una conoscenza dello spazio e del tempo in maniera più o meno implicita e sempre cercando di far passare il tutto attraverso esercizi che non risultino pesanti, faticosi e noiosi.

Infatti è provato da psicologi dello sviluppo e pedagogisti che i bambini imparano meglio giocando: il gioco è infatti una dimensione naturale di sviluppo per il bambino e ogni attività educativa e di apprendimento dovrebbe passare attraverso il filtro ludico.

Questo è ancor più fondamentale nella danza, attività di per sé atta a trasmettere gioia e giocosità, lungi quindi da stili di insegnamento basati sulla trasmissione di sequenze di esercizi stancanti, noiosi e magari non adatti al giovane fisico dei piccoli.

Lo scopo di un corso di danza per bambini deve essere di imparare a ballare divertendosi, e la danza propedeutica deve perseguire questo obbiettivo.

Attraverso l’apprendimento naturale del ritmo e l’esplorazione guidata e libera dello spazio i bambini possono sviluppare le categorie di spazio e tempo in modo più precoce ed efficace.

Inoltre, nella danza propedeutica vengono inseriti esercizi che fanno in modo che il bambino socializzi con i compagni e sviluppi il concetto di “gruppo che gioca insieme”, fino ad acquisire il concetto di “corpo che balla insieme”: il corpo di ballo, concetto che abbandona l’egocentrismo del singolo per una visione di “cooperazione e co-partecipazione” nella danza. Si balla perché è bello e ci si diverte soprattutto a farlo insieme agli altri, e il fine della danza non per dimostrare chi è più bravo!

Questo messaggio fondamentale e sano è stato spesso distorto nel mondo della danza, perdendo di vista il vero senso del danzare, che è l’espressione. Questo agirà indirettamente sull’egocentrismo tipico del bambino, stimolando gradualmente invece il senso del gruppo, dell’appartenenza ad una squadra, e l’idea che ognuno ha il suo importante ruolo con i compagni di danza… e non solo.

Nelle lezioni di danza propedeutica inoltre, i bambini sono portati a familiarizzare con il loro corpo, e a conoscerlo meglio. Devono venire trasmessi quindi, sempre con modalità adatte ai bambini, concetti di anatomia in maniera naturale ed esperienziale. I bambini imparano a sentire i propri muscoli, le proprie ossa, prima attraverso il tatto, successivamente attraverso il movimento per finire con l’acquisizione di una percezione più profonda sull’intero corpo.

Lo studio del corpo è fondamentale sia per acquisire una consapevolezza di sé come corpo e sia perché attraverso questa consapevolezza i movimenti potranno essere, col tempo e con pazienza, fluidi, sentiti e armoniosi, senza bloccare la forte istintività dei bambini e il loro passaggio naturale da una fase ad un’altra dei periodo del loro sviluppo.

La propedeutica è normalmente specificamente studiata per evolversi verso lo studio della Danza Classica, ma in realtà può essere un base piuttosto neutra per intraprendere lo studio di qualsiasi altra forma di danza e in generale di movimento.

 

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sabina

Sabina ha iniziato a ballare prima ancora che a camminare. E forse non sa ancora camminare tanto bene neppure adesso, perché senza danza non può proprio stare. Danza come espressione e comunicazione e come maniera per esistere